Sulla necessità di coltivare la conoscenza del nostro territorio nelle nuove generazioni spendiamo spesso molte parole, convinti che la strada per un futuro migliore passi necessariamente dalla formazione. Favorire fin da piccoli un contatto con ciò che non conosciamo, con ciò che ci circonda, significa gettare semi di cultura di cui abbiamo estremo bisogno. In questo senso è importantissimo il lavoro, silenzioso e spesso poco conosciuto, che l’Associazione Spazio Libero Onlus porta avanti attraverso laboratori, semplici ma creativi, con lo scopo di suscitare nei bambini la curiosità, fornendo risposte e mostrando realtà uniche come la pietra campanedda, inserita nel registro dei Beni Immateriali.
A questo proposito è stato realizzato il laboratorio “Scalpellino e la sua campanellina: Scopro, Creo e Invento con la pietra Campanedda.
L’obiettivo che ci siamo posti è quello di far qualcosa per migliorare il posto in cui viviamo e soprattutto di recuperare il mestiere dello scalpellino (lapidum incisores) cioè di quell’artigiano che anticamente con la pietra autoctona salemitana realizzava elementi architettonici e decorativi, in un’ottica nuova, inclusiva e dinamica; valorizzando il nostro patrimonio, creando un ponte tra cultura, tradizioni e integrazione, perché tutti possano riappropriarsi della propria città in un’ottica di socializzazione.
Lo scopo dichiarato è quello dello scoprire giocando, dell’imparare facendo. Il laboratorio si è articolato in 5 incontri, il primo di essi è stato avviato nel mese di Marzo con la presentazione del fumetto “Scalpellino e la sua campanellina”, storia di fantasia con riferimenti storici, scritta dalla dott.ssa Paola Gandolfo Presidente dell’Associazione, parte grafica realizzata da Chiara Scalisi, voce narrativa di Giovanna Gandolfo. Questo fumetto è stato uno strumento semplice in grado di far conoscere la pietra campanedda anche alle nuove generazioni, consapevoli che il futuro è nelle loro mani. Nei successivi incontri i bambini, dando spazio alla creatività, sono stati coinvolti in un’avvincente percorso ludico- teatrale. Il laboratorio si è concluso nel mese di Giugno con la visita al museo della pietra e con una caccia al tesoro tra le vie del centro storico di Salemi per scoprire i tesori nascosti in pietra campanedda attraverso rime. Non può esserci futuro senza memoria del proprio passato.