17 – 18 – 19 marzo 2017
Seguendo un filo invisibile avviato nel 2015 con il progetto “Spazio Tradizioni”, ancora una volta l’Associazione Spazio Libero Onlus ha sperimentato il rapporto tra disabilità e tradizioni in un’ottica innovativa ed inclusiva.
Infatti il progetto: “Pietra Campanedda tra passato, presente e futuro” nasce allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale della nostra città attraverso la rivalutazione degli innumerevoli beni immateriali di Salemi, nello specifico della pietra campanedda;
- pietra autoctona nell’ impianto architettonico ed artistico salemitano.
Ogni angolo della nostra città nasconde elementi architettonici e decorativi realizzati con grande maestria dagli artigiani di un tempo, veri e propri capolavori, spesso poco conosciuti o in decadimento.
Alla luce di ciò è stato avviato un percorso conoscitivo en plein air lungo la via Amendola, che ha fatto tappa in Piazza Dittatura e al Museo della Pietra Campanedda, sito presso il polo museale di Salemi.
Nei locali di piazza Dittatura è stato allestito uno spazio multimediale nel quale è stato possibile, per la prima volta, conoscere le Cave di pietra campanedda attraverso un video in 3D, affiancato da una mostra fotografica sul tema.
Uno degli elementi più importanti del progetto è stato l’avvio di visite guidate che hanno coinvolto in particolare le persone non vedenti, all’interno del museo di pietra campanedda, location affascinante e suggestiva, grazie al tatto e ai sensi le pietre hanno espresso la loro forza narrativa.
In questo modo i non vedenti hanno potuto sperimentare una visita coinvolgente e formativa.
Lo scopo dichiarato del progetto è quello di rendere fruibile a tutti il patrimonio culturale-storico-turistico della città di Salemi, con un occhio attento alle persone con disabilità. L’informazione, fruizione e conoscenza delle opere d’arte è un diritto della persona inalienabile.
Le nuove tecnologie offrono numerose possibilità per garantire questo diritto. Pertanto il progetto intende da un lato sensibilizzare la società sull’importanza di rendere accessibile l’arte a tutti, dall’altro mostrare e promuovere uno dei beni immateriali più importanti della città, ossia la “pietra campanedda”.
In questa proposta l’associazione si è avvalsa della collaborazione della dott.ssa Giovanna Lumia, dottoressa in beni demoetnoantropologici, la quale ha realizzato una tesi dal titolo “Salemi e la Pietra Campanedda ipotesi di un museo a cielo aperto”.
Per chi volesse rivivere l’itinerario può contattarci, la prenotazione è obbligatoria.