Le marionette e il teatro dei sorrisi
Procede tra sorrisi e allegria la 4 edizione del progetto ‘’Disability Spazio Lab’’.
Il covid ci ha costretto a svolgere le attività online, ma non ci ha fermati. Con creatività e fantasia l’associazione Spazio libero onlus continua il suo percorso di formazione ed inclusione!
“Il Paese del Sorriso”
C’era una volta un paese incantato dove la vita scorreva in maniera inusuale: tutti gli abitanti andavano perfettamente d’accordo tra loro, nessuno criticava l’altro.
Un giorno uno straniero triste di nome Ali’ giunse in quel paese perché aveva smarrito la strada. Appena arrivato nella piazza, vide una grossa fontana zampillante, le cui goccioline che cadevano sulla strada producevano un gran luccichio, come se fossero tante stelle cadenti. Il fornaio del paese si fermò a salutare lo straniero dandogli un cordiale benvenuto e gli fece una proposta:
“Ti darò il pane tutti i giorni a condizione che mi regali un sorriso al giorno”.
Lo straniero si stupì di fronte a questa richiesta, ma pur senza capire, accettò. Il fornaio, allora, lo condusse in una casa abitata da una famiglia povera.
Essi non avevano neanche le scarpe, ma il capofamiglia e la moglie lo accolsero con un gran sorriso e tanta premura.
’’ Carissimo’’ disse il capofamiglia , ‘’Io e la mia consorte Camillina, siamo felici di ospitarti nella nostra umile casa’’
Ali’ si fermò lì per un po’ di tempo e notò che, pur avendo solo lo stretto necessario per vivere, essi sorridevano sempre fra loro.
‘’ La la la la la’’
Ad un certo punto, cominciò ad essere contagiato anche lui da tanta allegria. Poco per volta, sentì di voler appartenere alla famiglia del sorriso. Cercò di rendersi utile in casa, riparando tutto ciò che era rotto, dalla sedia alla spalliera del letto, dalla culla del bambino più piccolo alla finestra che non si apriva più da anni perché bloccata.
Tutti i membri della famiglia si accorsero del suo cambiamento e ne furono felici. Man mano Ali’ fece amicizia con tutti gli abitanti del paese, i quali furono subito molto cordiali e ben disposi verso di lui. Intanto era passato un anno, durante il quale, lo straniero grazie alla sua abilità di riparare le cose era diventato il falegname del paese.
Un giorno Ali’ incontra Angelo, il muratore, che gli disse ‘’vieni con me? Costruiremo insieme una stalla per giocare con i cavalli.’’
‘’Certo con grande piacere!’’ gli rispose Ali’.
Ali’ fu felice di aiutare Angelo e insieme realizzarono un grande Ippodromo con tanti cavalli (rumore di cavalli), erano così contenti che decisero di organizzare una grande festa, la festa dei “Sorrisi” e invitarono tutti i cittadini. Sentendo la notizia giunse in città da un paese lontano Culetto un personaggio un po’ strano, ma molto simpatico che suonava il tamburo e disse: “ non può esserci festa senza un tamburo tamburellante “ la festa fu un successo tutti erano felici e cantavano a squarciagola, all’improvviso si sentì una vocina, era la nonna Serafina insieme al suo inseparabile serpentello FRU- FRU. Ho portato tante buonissime caramelle da condividere con voi perché avete reso questa giornata indimenticabile.
‘’Siiiii’’ rispose don Cola il fioraio del paese,
‘’da quando c’è Ali’ la città è tornata a risplendere come tanti bellissimi fiori, voglio regalare a tutti voi il fiore del sorriso, è un fiore magico chiunque lo tenga in mano si sente riempire il cuore di gioia e amore.’’