29 luglio 2011.
L’arte che annulla le diversità
“Sorrido in tanti modi: vivendo, amando, dipingendo e danzando”.
Nessun’altra affermazione potrebbe esprimere meglio quello che Simona Atzori è: una grande artista, pittrice, ballerina e una gran donna.
A darne una dimostrazione in più, se mai ce ne fosse stato bisogno, lo spettacolo del 29 Luglio 2011, significativamente intitolato “ME” di cui è stata protagonista.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Spazio Libero Onlus con il Patrocinio dell’Assessorato comunale alla Cultura. “La libellula della danza” accompagnata da Marco Messina e Salvatore Perdichizzi (entrambi ballerini del Teatro della Scala di Milano), e da Mariacristina Paolini e Giusy Sprovieri (della Simonarte dance company), hanno dato vita ad un’esecuzione densa di emozioni incentrata su Simona Atzori e le sue sensazioni, attraverso le quali ogni spettatore ha potuto rispecchiarsi in lei.
Sul palco è andato in scena il lato gioioso e spensierato di Simona, ma anche quello più introspettivo e riflessivo, determinato e forte, ed ancora passionale e romantico.
Nell’immaginario collettivo una persona senza braccia può avere difficoltà, ma Simona è riuscita a dimostrare che con determinazione si può fare tutto. “Io credo nella vita – spiega Simona – penso che ogni cosa ha un senso, quindi mi piace trovare il lato positivo delle cose”.
Per la Presidente dell’Associazione Spazio Libero Onlus, Paola Gandolfo: “La presenza di Simona e della sua compagnia è stato come realizzare un sogno.
Troppo spesso la disabilità è legata a concetti basati sul “non potere”, cioé il non riuscire a fare ciò che fanno gli “altri”. Simona con la sua grazia e la sua vita ci ha dimostrato che in realtà non esistono barriere o limiti e che questi sono solo frutto di pregiudizi. Lo spettacolo rientra nell’obiettivo dell’Associazione: costruire una nuova cultura della disabilità”.